- Hai preso tutto?
Amy trascina il suo trolley fino al taxi e ringrazia il tassista che glielo prende e va a caricarlo nel bagagliaio. Mare la guarda: ha lo sguardo appesantito dalle poche ore di sonno, ma è il ritratto della salute. Le porge il caffè che le ha preso al locale subito sotto casa sua, dove è andata a prenderla.
- Ma allora in California ci passeremo?
- Tu vuoi passarci? C'è mia sorella, questa settimana.
- Sei pronta a presentarmi a tua sorella?
- Tiru ti adorerà.
- E i tuoi?
- Loro non li incontreremo se riusciremo ad evitarlo, e fidati è un bene.
- I miei tu li conosci.
- Per caso. E poi i tuoi sono persone piacevoli.
- Non posso darti torto... i tuoi amici?
- Te li presenterò tutti.
- Ti ricordi cosa mi hai detto la prima notte che abbiamo passato insieme?
Amy la guarda con aria interrogativa.
- Avevamo bevuto un po'.
- Te lo sei scordata?
Ci pensa.
- Quella storia della prima volta che andasti a fare surf da sola e avvistarono uno squalo vicino alla spiaggia, no?
Mare sorride. La bacia sulla bocca (il tassista allunga il collo) e si infila con lei sui sedili posteriori.
- E quello che indossavo te lo ricordi?
Amy rotea gli occhi al cielo.
- Ora mi stai chiedendo troppo.
Mare ride. Dice al tassista di dirigere verso l'aeroporto. Ha una buona sensazione sulla pelle: si sente leggera. La felicità, pensa, non deve essere troppo differente.