mercoledì 10 agosto 2016

Fumigated Demons


Ha promesso a Benedict che ci penserà. Non fa altro per tutto il viaggio in Uber che la porta al Wells Fargo Center, lo stadio di hockey di Philadelphia riconvertito d'estate a sede di alcuni dei rock fest più affollati della Tri-State Area. L'autista riesce a portarla solo fino a un certo punto, lei ringrazia e fa il resto della strada a piedi. Se mi metto in ginocchio adesso, le ha detto, corro il sereno rischio di non riuscire più a rialzarmi. I cartelloni che supera recitano a grandi lettere THE CONS: BARELY LEGAL TOUR. Li supera grazie al VIP Pass che Marcus le ha legato al polso ingessato mentre dormiva, scrivendo sul retro come ai vecchi tempi. Quel tipo di vita - i vecchi tempi - la chiama indietro e la terrorizza. Ma la terrorizza anche essere circondata solo da nemici. Alcuni dei quali la vogliono morta. Non te ne andare, le ha chiesto. Accede al backstage e un roadie la avvicina per dirle che adora tutto ciò che suo padre ha mai fatto, artisticamente. Anche le overdose? vorrebbe chiedergli. Anche le settimane in cui spariva e non sapevamo dove fosse finito, anche la manciata di figli illegittimi, anche il modo in cui si è giocato la mia macchina nuova a poker, anche quello? Non dice niente, invece, se non grazie: in fondo, non ha risentimenti verso Sally.

Il concerto è già iniziato. Sarebbe dovuto cominciare alle nove, ora sono le undici, vuol dire che devono aver suonato la prima nota non prima di una mezz'oretta fa. Conosce il set a memoria, sa che ogni canzone del nuovo album deve alternarsi a una hit del passato. E lei conosce ogni pezzo come se l'avesse scritto lei stessa - in molti casi, era in sala produzione quando si decideva cosa sarebbe stato scartato e cosa invece sarebbe finito nell'album definitivo. Ancora più spesso, ha ritrovato pezzi della loro storia travagliata nella Billboard Top 50 Chart. Per uno, due, tre. Nove anni. All'inizio la lusingava. Non è colpa tua / Ma va così / Sono stanco di te / Ora e così / E sempre lo resterà. The Way It Is, il primo singolo del secondo album, 2016, scritta in occasione della loro prima separazione. La mia ex dice che manco di profondità / farò del mio meglio / Tu dici che vuoi starmi accanto / Tesoro c'è qualcosa che non va in te. Someday, 2020, l'ex era lei. Voglio rubarti l'innocenza / Voglio rifiutarti / Ma rivoltarti / Contarti le voglie / Comportarmi male, gliel'aveva sussurrato tra le lenzuola sei mesi prima che diventasse il ritornello più cantato nelle rock venues californiane. Hard To Explain è il resoconto del loro peggiore litigio. Two Kinds of Happiness l'hanno scritta insieme mentre erano in vacanza in Europa. Razorblade è uscita fuori dopo la terza proposta di matrimonio poco seria, fatta da ubriaco e rifiutata (Sono sempre o nelle tue braccia / O ai tuoi piedi).

Se mi metto in ginocchio adesso...

Lo ha implorato mille volte di smetterla. L'ha minacciato, l'ha lasciato più volte, sempre con tutti i riflettori puntati e addosso l'ansia del giudizio universale. Ma come faccio, sweet darling, honey bee, che colpa ne ho se sei la mia musa? Lui le sorride dal centro del palco, dal centro del palco raggiunge il backstage lasciando circa ventimila persone ad aspettarlo, solo per stringerle la vita troppo forte e premerle un bacio inebriato sulle labbra. Lei gli vede le pupille dilatate (troppo)  e gli spinge via la testa come si farebbe con un cane di casa troppo molesto, ma di cui tutto sommato ci si fida. Lui ride, tenendo la chitarra di lato per poterle mordere un orecchio e oscillare assieme a lei, mentre qualcosa osa dirgli che forse è il caso di tornare sul palco. "Vieni a cantare Waterloo con me?", chiede. "No."
"Però te la posso dedicare?"
"No. Non è neanche vostra, Pete non si risentirà?"
"Chi se ne frega di Pete, te la dedico lo stesso, tanto ti incazzi uguale."
"Mi devi sempre far pentire..."
"Resti finché non chiudiamo?"
"Però ora torna sul palco..."
"Giuri?"
"Sì, dai, ma vattene."

Lui ci riprova, lei lo schiaffeggia, lui si preme entrambe le mani sul cuore mentre barcolla all'indietro, presto visibile a tutte le persone che hanno pagato per sentirlo suonare. E' un impunito senza vergogna, ma per qualche motivo, in quel momento, riesce a farla ridere, a farla sentire leggera. "Questa", annuncia al pubblico, "l'ho cantata mille volte, e sempre sotto la stessa finestra. Sto ancora aspettando che si apra." Deve essere il motivo per cui decide di andare via solo mezz'ora dopo, passando a salutare Jules prima.

Passa a Mutiny. Chiede all'Uber di aspettarla mentre lei sale "per un momento". Infila le chiavi nella toppa e, quando entra, la corrente non funziona. C'è solo la luce pallida dei lampioni vicini a trapelare dalle finestre. Illumina pareti nere, mobilio carbonizzato. Illumina le piante sul balcone, tutte bruciate. E i libri. Cinquemila volumi, tutti andati in fumo, inutilizzabili. Probabilmente la più grande biblioteca tematica sui superumani, e ora non è più niente. Probabilmente il più grande sforzo della sua vita, l'unica cosa in cui ha messo sempre e solo costanza e dedizione. Sei la mia Waterloo / E io sarò la tua Gypsy Lane / Sono così contento di sapere cosa fare / e a chi dare la colpa. Si passa la mano sul viso e cerca con tutta l'energia che ha di non piangere. Hai visto, ti ho portato dei fiori / Li ho raccolti dal palco dell'Old Vic / Sono ore che sono seduto qui / A rincorrere le parole sulla pagina. La California le manca, Marcus le manca. Le mancano Jules e Tish. Le manca la prepotente leggerezza delle feste di Hollywood, piene di gente che si crede al centro del mondo senza mai parlare di niente di importante. Dimmi che mi ami / Per tre buoni motivi. Otto settimane prima, era riuscita  trovarne solo due.

Se me ne vado...
Se mi metto in ginocchio adesso...

Il coraggio non gliel'ha mai insegnato nessuno, l'incoscienza invece veniva da sola con quel tipo di vita. Quando finalmente torna tra mura familiari e intatte, in un ampio e alto loft del centro, la prima cosa che fa è spiegare le ali. Si slancia in alto, ma non le batte mai, terrorizzata dalla possibilità della caduta. Prende un paio di Xanax e si infila nel letto, piombando in un sonno senza sogni. Rimane nel letto quasi ventiquattro ore secche. Quando finalmente si sveglia, trova una manciata di chiamate e di messaggi. Birkenhead le chiede come è andata la giornata. Marcus le scrive che è una stronza per essersene andata, ma che l'ha già perdonata. Si alza e va a gettarsi nella piscina. Tre buoni motivi: il primo è resistere alle minacce. Il secondo è vendicare Robert. Mentre è sott'acqua, sente ancora le stesse parole. Se mi metto in ginocchio adesso... 

Mi convincerai a restare.



You'll never fumigate the demons
No matter how much you smoke
So just say you love me
For three good reasons
And I'll throw you the rope

You don't need it
Because you are the survivor
Of more than one life
And you're the only lover I had
Who ever slept with a knife

But you're not Judy Garland
Oh just like me you've never really had a home of your own
But I'm not Tony Hancock baby
Until the dawn
We'll stone the crows
We'll stone the crows

And you see I've brought you flowers
All collected from the Old Vic Stage
Well I've been sitting here for hours, baby
Just chasing these words
Across the page

Cause you're my Waterloo
Well I'll be your Gypsy Lane
I'm so glad we know just what to do
And exactly who's to blame

And you're my Waterloo
I'll be your Stanley Park
Well I'm so glad we know just what to do
And no one's left
Stumbling around
Fumbling around
Tumbling around
In the dark

Always in the dark

You're my Waterloo
I'll be your Calvary
Well I'm so glad we know just what to do
And everyone's gonna be happy
Everyone's gonna be happy
Everyone's gonna be happy

But of course