Una donna bionda dal profilo texano, abiti alla moda, abbronzatura californiana. Tiene un microfono in mano come fosse una cronista (non lo è). Sta in piedi di fronte alla telecamera. Il paesaggio, alle sue spalle, è la villa di Rachel Carson, a Beverly Hills. La donna (trent'anni? Forse anche di meno) deve scacciare le altre troupe dalla sua inquadratura - ce ne saranno una decina raccolte attorno ai cancelli della villa -, poi mima un'espressione grave. Inizia a parlare quando il suo cameraman le rivolge un pollice alto e nella cuffia sente la voce dell'host dello scadente programma televisivo
- Solo oggi è stata resa nota al pubblico la morte improvvisa di Tirunesh Sherman, nota alle cronache per essere una delle due figlie adottive della plurinominata agli Oscar Rachel Carson e di Sally Sherman, una delle rockstar più celebri della scena punk dei primi anni Ottanta. Secondo indiscrezioni non confermate, Tirunesh Sherman sarebbe morta nella notte di venerdì, poco prima dell'alba, a causa di un male incurabile e la famiglia avrebbe avuto un funerale privato nella mattina di sabato.
Si ferma. Ascolta nell'auricolare, in differita di pochi secondi, l'host del programma.
- Sì, entrambe le gemelle Sherman sono state adottate quando erano ancora bambine, e hanno sviluppato entrambe il gene mutante. Mirabe Sherman, attualmente situata in Philadelphia, è pressoché fuggita da Los Angeles dopo la sua disastrosa corsa a sindaco della primavera del 2024, e ci risulta abbia da poco scritto un libro con una casa editrice locale su come separare gli umani dai mutanti. Tirunesh è stata meno presente sulla scena politica e sulla scena in generale, molti dicono a causa della sua deformazione permanente: un paio di ali che non era in grado di ritirare. Aveva comunque pubblicato una piccola raccolta di poesie di recente.
Si ferma di nuovo. Una folata di vento le disturba la capigliatura, ma a Los Angeles fa caldo.
- Le nostri fonti, non confermate, sostengono che sia Mirabe Sherman che suo padre, Sally Sherman, fossero a Los Angeles quando Tirunesh è morta, ma impegnati in una festa e non quindi al suo capezzale nella Clinica che la seguiva ormai da anni, dove sarebbero arrivati solo diverse ore dopo il decesso. Mirabe Sherman al momento sarebbe già ripartita per Philadelphia, mentre la famiglia è raccolta in cordoglio nella casa materna, a Beverly Hills e, oh...
Il gesto con cui indica la villa alle sue spalle la fa girare, facendole vedere un ultratrentenne con i capelli troppo lunghi per essere una persona seria, che apre il cancello e stringe la mano attorno a una mazza da baseball.
- Possiamo vedere alle nostre spalle Titus Red, frontman dei Cons, la band-rivelazione dell'ultimo decennio. E' noto a tutti all'interno di Hollywood come Red sia ormai da tempo, oltre che impegnato tra alti e bassi con Mirabe Sherman, una sorta di figlioccio di Sally Sherman, che ne ha seguito e aiutato la carriera fin dai prim--
Si deve interrompere quando Marc inizia ad avanzare verso la troupe di Star Snooper brandendo la mazza da baseball come se fosse pronto a battere il fuoricampo della sua vita.
- Ti ho detto che ti devi togliere dai coglioni, Alex!
- Questa non è proprietà privata, lo sai come funziona...
- Funziona che sto per aprirti quella cazzo di testa di merda che ti ritrovi.
- E' suolo pubb-- ehi ehi ehi!
Indietreggiano tutti quanti come un'onda quando la mazza si abbatte contro una delle videocamere piantate su un cavalletto. Un'attrezzatura da tremila dollari.
- Che è, Titus, la ragazza t'ha mollato di nuovo?
- La pianti? Non lo vedi che è matto?
Il secondo è il parabrezza di uno dei furgoncini, e se non si decidessero ad andare via il terzo potrebbe forse davvero essere il ginocchio di qualcuno. Marc lo rende chiaro puntando la mazza da baseball in avanti, come una spada.
- Siete dei fottuti sciacalli - dice senza mezzi termini - e se non vi togliete di dosso dagli Sherman lascio perdere la musica e passo il resto della mia vita a rovinare la vostra. Giuro su Dio.
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Austin ha acconsentito a tenersi Martie per un po', questo dovrebbe darle almeno un po' di tempo. Si richiude la porta dell'appartamento alle proprie spalle, e si chiede per un attimo se non avrebbe fatto meglio a restare almeno qualche giorno, come sua madre l'ha supplicata di fare. Marc voleva seguirla, ma alla fine gli ha chiesto di restare indietro, assicurarsi di stare un po' con Jules e di infilare Sally nell'ennesima comunità di recupero.
Dal suo trolley formato bagaglio a mano prende una cosa soltanto, Hollow Bones. Rilegge la dedica ("a chi mi somiglia") e sfoglia le pagine fino a ritrovare una delle ultime poesie. Le è rimasta incastrata nella testa, e per mesi si è chiesta a chi Tiru stesse parlando. Tirami fuori, non puoi impedire che tutto questo succeda? Chiudi le porte e tienili fuori. Dissotterrami, non avresti potuto impedire che tutto questo succedesse? Dissotterrami da sotto la nostra casa. Forse pensava che l'avessero già sepolta, che si fossero tutti rassegnati alla sua assenza. Forse è caduta e si è rotta ogni cosa, forse è caduta perché qualcosa si è rotto. Forse è inciampata perché non ce la faceva più a camminare sul terreno, quando tutto del suo corpo era costruito per non toccare mai nulla di più concreto del vento.
Forse sarebbe dovuta rimanere in ospedale con lei. Chiudere gli occhi con lei, oppure soltanto chiuderle gli occhi e basta. Non avresti potuto impedire che tutto questo succedesse? Forse no, ma avrebbe potuto provare con un po' più di ostinazione.
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Pull me out.
Can't you stop this all from happening?
Close the doors and keep them out.
Dig me out,
Couldn't you have kept this all from happening?
Dig me out from under our house.
Tirunesh Sherman,
dalla raccolta "Hollow Bones".