sabato 25 marzo 2017

Ashes! Ashes! (3)



Driving in your car 
I never, never want to go home 
Because I havent got one anymore

Take me out tonight 
Because I want to see people 
And I want to see light

- - -

Tua sorella ha avuto una crisi, ora l'hanno stabilizzata. Per favore lascia perdere tuo padre e vieni qui.

- - -

Mare legge il messaggio ma poi si rimette il cellulare in tasca senza rispondere né invertire rotta. Ha insistito per guidare nonostante Marc volesse farlo per lei, e adesso lui se ne sta sul sedile del passeggero con la stessa inquietudine con cui si sta seduti su una graticola ardente.

- Gira a destra.
- Conosco una scorciatoia.

"Il monaco", Monk, ha una villa ai piedi di Beverly Hills, un branco di dobermann a proteggerla, e un'enorme struttura coperta che ospita almeno una cinquantina di macchine di ogni tipo. L'ultima volta che Mare ci è andata doveva avere non più di una quindicina d'anni, e mentre Monk mostrava a suo padre la collezione, lei aveva indugiato a bordo piscina per poter guardare la splendida mrs. Monk, una modella di origini nigeriane, prendere il sole in bikini su un lettino gonfiabile.

Non devono citofonare più di una volta prima che lui apra il cancello. La prius si immette nel vialetto, lo risale fino al portico dove Monk li sta aspettando a piedi nudi, con addosso una vestaglia aperta e un paio di mutande colorate. Ha i pugni sui fianchi e i capelli grigi raccolti in un codino. Il suo cane preferito è al suo fianco, gli altri inseguono la macchina da quando entra dal cancello fin quando non arrivano a destinazione. Monk rimane lì, in piedi, e Marc rialza il finestrino un secondo dopo averlo abbassato, giusto in tempo per evitare che uno dei cani gli morda via un dito. "Porca puttana."

Mare spinge il pugno chiuso contro il clacson finché Marc non si tappa le orecchie, i cani non guaiscono e Monk non si decide a scendere i tre gradini della veranda e raggiungerli. Bussa al finestrino del guidatore, Mare lo tira giù e lo guarda negli occhi.

- Cavalluccia, quanti anni che non ti vedo.
- Un sacco. Stiamo cercando Sally, è qui?
- No tesoro. Ma lo sai che ho letto il tuo libro? 

Marc bussa contro il finestrino e indica il parcheggio.

- Quella è la sua macchina.

Mare si sporge, la guarda, poi torna a guardare Monk.

- Digli di uscire adesso, è urgente.
- Che succede passerotto?
- Un'emergenza familiare.
- Oh, che peccato. - considera, respirandole in faccia odore di alcol e di erba. Si abbassa, allunga lo sguardo verso Marc e sorride - e tu che te ne vai in giro con una che con gli umani non ci vuole avere niente a che fare? Non è che il grande Titus Red nasconde un segretuccio genetico anche lui?

Marc impreca, in uno slancio di impazienza prova a uscire. Un cane gli si attacca alla caviglia e Monk ride di pancia mentre lui fa tutto il possibile per scalciarlo via, imprecando contro quelle "cazzodibestiedelcàzzo"

Qualcuno la definirebbe un'empasse. In tasca il cellulare trilla l'arrivo di un altro messaggio, mentre il tic tac di un conto alla rovescia Mare lo sente solo nella propria testa. Avvolge le mani attorno al volante, poi alza la voce e si preoccupa di essere ben udibile nel dire: "Marc, prendi la pistola che Rachel tiene sotto il cruscotto."

Marc sta rinunciando a un brandello dei suoi jeans quando si volta e la guarda stralunato.

- Eh?
- Eh? - gli fa eco Monk da fuori l'abitacolo.
- Inizio ad ammazzare questi cazzo di cani uno alla volta finché Sally non esce.
- Ma sei matta?
- Dai passamela.
- Stai scherzando.
- Sta scherzando - ripete Monk sorridendo.

Mare lascia il volante, spinge il busto di lato, lancia un braccio verso il cassetto sotto il cruscotto e prova ad aprirlo. Marc le schiaffeggia via il polso cercando di mettersi sulla sua strada mentre uno dei dobermann gli sfila inavvertitamente una scarpa (l'obiettivo forse era masticargli il piede), Monk indietreggia rapidamente e solleva entrambe le mani, urlando "oh, oh, oooooh!"

- Porta-fuori-Sally!
- Porco cazzo non è qui, d'accordo? E' venuto con la sua macchina e mi ha chiesto di vedere la collezione, quello stronzo si è fissato sulla macchina che gli avevo vinto a poker tipo dodici anni fa, mi ha chiesto le chiavi per fare un giro e ha preso e se ne è andato! Non lo so dove sta.
- Che macchina era?
- Una BMW del 2014 decappottabile, blu...
- Non ha detto dove andava?
- Non hai capito? Me l'ha rubata, è già tanto se non ho chiamato la polizia. Ma era fatto come un aquilone, è fortunato se non è finito contro qualche guardrail...

Mare toglie la mano dal cassetto del cruscotto. Sbatte la portiera del passeggero e Marc si rassegna a dire addio alla sua scarpa da duecento dollari. Fa un'inversione a U in cui rischia di investire Monk, dopodiché riparte a velocità troppo alta, ed è solo un miracolo che il cancello sia aperto quanto basta per farli passare piuttosto che schiantare.

- Torniamo in ospedale, pretty punk. Tua madre ha bisogno di te lì, e Jules anche. 
- Ho un altro paio di posti dove cercarlo.
- Dimmi quali e lo cerco io: ti porto in ospedale e io continuo a girare, ma tu stai con Tish.
- No.
- Smettila.
- Non rompermi il cazzo, Marcus. Ho detto di no. Trovo Jake, lo porto in ospedale da Tish. Se sapesse, vorrebbe esserci. E lei lo vorrebbe lì.  

Marc geme contrariato, ma non dice più niente. Apre il cassetto sotto il cruscotto e vede il profilo lucido e compatto di una minuscola semiautomatica da autodifesa. Vorrebbe accarezzarle una mano, ma non lo fa. Continua a occhieggiarle il profilo mentre lei guarda la strada. Sembra una metafora perfetta. 

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Take me out tonight
Where there's music and there's people
Who are young and alive
Driving in your car
I never never want to go home
Because I haven't got one anymore

Take me out tonight
Because I want to see people
And I want to see life
Driving in your car
Oh please don't drop me home
Because it's not my home, it's their home
And I'm welcome no more

And if a double-decker bus
Crashes in to us
To die by your side
Is such a heavenly way to die
And if a ten ton truck
Kills the both of us
To die by your side
Well the pleasure, the privilege is mine

Take me out tonight
Take me anywhere, I don't care
I don't care, I don't care
And in the darkened underpass
I thought Oh God, my chance has come at last
But then a strange fear gripped me
And I just couldn't ask

Oh, there is a light and it never goes out
There is a light and it never goes out