Torna a casa tardi, col bisogno di togliersi di dosso l'odore dell'insuccesso. Non sveglia Marc che sta dormendo sul divano insieme a Martie, e si dimentica anche di mettere sotto carica il cellulare spento.
Quando esce dalla doccia, Marc si è svegliato e tiene in mano il proprio iPhone.
- Dov'eri?
- Con degli amici. Che succede?
- Tish.
Lui ha ancora gli occhi impastati dal sonno, le parole gli incespicano in bocca anche prima di superare i denti.
- E' caduta... lungo delle scale, è caduta.
Mare sbatte le palpebre. Ciò che per chiunque altro liquiderebbe con uno schiocco di dita, assume proporzioni catastrofiche quando si parla di ossa tanto fragili.
- E'...?
- In ospedale. Mi ha chiamato Jules, tua madre è già lì.
- Sally?
- Lo stanno cercando.
Si trascina una mano tra i ricci bagnati. Marc fa lo stesso, pettinandoglieli indietro.
- Fai una valigia, ok?
- Ok...
- Io raccolgo un paio di favori e chiamo un Uber.
- Ok...
- Ci sei?
Mare alza gli occhi stralunati sul viso di lui.
- Non lo so.
- Devi esserci.
- Ok.
- Andrà tutto bene. Torniamo a casa per un paio di giorni, giusto per vedere che sta bene. Ok?
- Ok.
- Ora fai la valigia.
Mare annuisce. Fa un passo indietro, poi si ricorda di qualcosa. Ne fa uno speculare in avanti, bacia Marc mentre le tremano i polsi di paura, poi lo lascia. Nella valigia si scorda di metterci tutte le cose fondamentali, ma ci infila dentro la propria copia di Hollow Bones.
* * *
Ring-a-round the rosie,
A pocket full of posies,
Ashes! Ashes!
We all fall down.