martedì 10 gennaio 2017

Graceful Roots


Quando incocca lo sguardo con Benedict, spera in cuor suo che la colpa sia sua - e lui deve star pensando la stessa identica cosa. La responsabilità è una brutta bestia, e lei non vuole quella di aver quasi ucciso Routh Graced, di nuovo. Ha indugiato fuori dalla porta perché temeva di trovarle finalmente giustizia, ma invece nei suoi occhi appannati dall'anestesia ha trovato l'unica cosa che lei le abbia mai donato: grazia. Pur pensando di non meritarsela, le si è stesa accanto e le ha raccontato di sua madre, la prima, quella di cui non pronuncia il nome da anni e che da anni si è guadagnata un tiepido oblio nella sua memoria. Ma per Routh la rispolvera, e a Routh la offre, forse perché in fondo non ha più davvero nulla da darle.

In Emma c'è qualcosa di schiettamente pulito. Chiusa nell'abitacolo della propria berlina, si lascia irretire dai suoi lineamenti, dalle sue parole. Immagina quanto deve star bene in un abito da cocktail, le chiede conto della sua vita e poi consegna frammenti della sua, cercando di strapparle una reazione contrariata. Ma non le trova niente di simile addosso: dice, anzi, di poter capire. La sta blandendo, le sta dando corda? Oppure è sincera? Quando dice di aver imparato ad accettarsi così com'è, Mare sente per un attimo il bisogno di misurarsi il girovita con le mani. Invece fuma. Dovrebbe davvero smettere. Due ore dopo, quando è di nuovo in macchina, fa ripartire il Greatest Hits di Sally Sherman e inizia a cantare con lui.

I saw my baby, she was turning blue, oh I know that soon her young life was through. And so I got down on my knees, down by her bed, and these are the words to her I said: everything will be all right, tonight, everything will be all right. Mentre la canta tamburella con le dita sul volante, rilassa la nuca sul poggiatesta, guarda nello specchietto retrovisore gli abbaglianti che rischiano di accecarla. Cosa ha vissuto Sally prima di Hollywood? Quando era un'adolescente dovette chiederlo a sua madre, e quando lei evase la risposta andò su internet e guardò ogni singola intervista che avesse mai rilasciato negli ultimi quindici anni alla ricerca di qualche indizio. Sapeva fosse del Michigan, e il nome della sua città natale. Sapeva fosse arrivato in California senza un quattrino - riguardando indietro, ha sempre pensato fosse il motivo per cui fosse sempre andato d'accordo con Marc -, sapeva che era quasi morto più di una volta - altre ne sarebbero venute con lei al suo capezzale -. Ma perché non sapeva neanche se suo padre avesse dei fratelli, dei nipoti? Perché non aveva mai conosciuto i suoi nonni? Perché, pur conoscendo a memoria il suo intero repertorio, non sapeva di chi parlassero metà delle sue canzoni?

Jake è un uomo molto infelice e molto insoddisfatto, è per questo che a volte si comporta in maniera... eccentrica, o pericolosa. Per favore, non pensate di entrarci nulla: certe cose vengono da prima di voi. Rachel le aveva messe a sedere e aveva spiegato loro, nel modo più semplice che potesse riuscire a inventare, i motivi del divorzio. Mare ne aveva guardato le lacrime trattenute a stento senza particolare trasporto, e si era invece chiesta se avrebbe dovuto spiegare a sua madre che anche loro, lei e Tish, avevano cose che venivano prima di voi. Prima di Berverly Hills c'era stata San Bernardino, e prima di Jake "Sally" Sherman e Rachel Carson c'erano altre facce, altre persone, un intero universo affettivo scadente agli occhi dei servizi sociali, ma più che sufficiente per le gemelle...

... Le gemelle Sherman, le bellissime gemelle Sherman. Mancano poche settimane al matrimonio di Tish, e Rachel è riuscita a convincerla a sposarsi a L.A. chiedendole quasi in ginocchio di permetterle di organizzare una festa vera, una festa con tutti. Mare può immaginare Tish vibrare di incertezza, ma alla fine accettare, decidere di fare felice i suoi genitori un'ultima volta, e forse la prima da anni e anni a questa parte. Ci saranno tutti. Un universo che si è lasciata alle spalle e che dovrà riprendere in mano. Una persona che ha smesso di essere da tempo, e a cui da tempo le fa male pensare. Un universo di possibilità chiuso senza che nessuno a parte lei ne sia a conoscenza.

Le rivoluzioni partono da dentro, e la prima avvocatessa della rivoluzione ha ribaltato la sua vita come fosse un vecchio materasso troppo impolverato. Cos'altro avrebbe potuto fare? Rassegnarsi ad avere figli che non potrebbe comunque vedere crescere, sposare una persona destinata a rimanere vedova e poi sedere alla finestra, alla finestra guardare il suo popolo in catene, i suoi figli umiliati, la sua intera identità demonizzata.

Per essere un uomo irrequieto, Mel è sorprendentemente paziente quando si tratta di aspettarla. Se non risponde a casa, sala di un piano e attende nel quartier generale di Mutiny. Si siede e legge. Oppure si alza e legge, o a volte spalanca la finestra che dà sul balcone e fuma. L'ultima volta Mare è arrivata quasi a urlargli quanto fosse sconsiderato, ma nel retro della testa aveva solo la preoccupazione di sprecare il riscaldamento. Quando supera l'uscio, però, lo fa di solito con un sospiro profondo, dopo essersi psicologicamente preparata alla fatica intellettuale che la aspetta. Mel le sta probabilmente tirando fuori la migliore cosa che abbia mai scritto in vita sua, ma il processo è tra i più sfibranti e dolorosi che abbia mai affrontato. Sii più sincera, le ha detto. Non trattenerti, scrivi la verità. La verità l'ha scritta sul suo portatile, ma non ha salvato il documento. Dieci pagine cancellate una parola alla volta. La verità è per chi non ha niente da perdere.

La Cittadella, le è piaciuto chiamarla così. La Cittadella verrà presto rasa al suolo, non ne ha alcun dubbio. Su un tetto gelido e con un volto diverso, gli ha chiesto se non ha paura, e poi gli ha confessato di essere lei per prima terrorizzata. L'idea di perdere lui o Inara le stringe lo stomaco in una morsa di sgomento anticipato. Non vuole pensarci, forse per quello impegna ogni muscolo che ha a resistere al freddo. Ma non può fare a meno di oscillare di lato, cercare il punto di calore più vicino. Se Heldrich Frost è di ghiaccio, Cassidy è ancora fatta di carne e sangue. Il suo corpo è modellato su una fantasia condivisa, una linea giunonica, con braccia e gambe solide e forti, capaci di prendere ogni colpo e non rompersi. Mentre si assottigliava ogni settimana di più, facendo chiedere ai suoi medici se non sarebbe morta presto, Mare sognava di essere alta e bella, con spalle larghe e le costole nascoste da...

Da carne. Carne e sangue, Zelda Cassidy è più reale di quanto lei non sia mai stata.  E quando chiede a Heldrich Frost se lui non è forse di ferro, sotto la pelle, lui risponde dovrei esserlo. Ma non lo sono.



Sally Sherman
vari anni fa