mercoledì 16 novembre 2016

Right Angle

In Ohio piove e fa freddo, che novitá. Durante tutto il viaggio sull'autobus che l'ha presa da Cleveland, Mare ha preferito settare sveglie sul suo cellulare per tutte le pillole che deve prendere per il resto della settimana piuttosto che guardare fuori dal finestrino lo skyline grigio e piatto di una Youngstown in avvicinamento. Fabbriche dismesse si avvicendano in un calo industriale che dietro di sé ha lasciato il vuoto, e quando scende dal bus puó sentire lo smog inquinarle i polmoni come un tiro di arsenico vaporizzato. Jules la aspetta fuori da un'utilitaria che ha avuto giorni migliori, gli specchietti retrovisori tenuti su con lo scotch. Lei sospira e mormora: aria di Midwest.

Jules é nato quattro giorni (e qualche anno) prima di Mare e Tish Sherman. Tornava a casa sua (la fumosa Youngstown) ogni novembre, perdendosi il compleanno delle gemelle, finché un anno non decisero loro di spostarsi verso Ovest per poter festeggiare insieme. Da quel momento é diventata una tradizione: i coniugi Gold hanno una stanza degli ospiti piccola e calda, e ogni anno Mare e Tish restano qualche giorno a fingere di sapere come funzioni una famiglia normale, accogliente - e a sperimentarlo sulla loro pelle -.

John Gold é un uomo smilzo con una barba candida, Roselynn una donna imponente che la circonda con le braccia e quasi la stritola mentre le semina baci sulla testa. Odora della lavanda che si infila nel reggiseno, ma é calda, e a Mare sembra di avere freddo da una vita. É un effetto enorme e antico che quasi la commuove. Forse Tish se ne rende conto, perché la prende tra le braccia e le fa poggiare la testa sulla propria spalla, cullandola dentro le proprie ali morbide finché non le sembra di nuovo in sé. "É stato un anno difficile, - le mormora - ma ho buone notizie."

La buona notizia gliela legge negli occhi, prima ancora che a cena, quella sera stessa, mostri un anello all'anulare destro, il diamante da mezzo carato rende chiaro che stia sposando proprio Jules. La tavolata esplode di applausi e lacrime, e anche lei é felice, ma terrorizzata: anche nel ridere Tish é delicata, piú di quanto ricordasse, come se le ossa volessero evitare di essere sconquassate dal divertimento.

La sera Tish le si addormenta sulle gambe mentre Jules suona. Mare le accarezza le tempie e le ali usando solo la punta delle dita, terrorizzata dall'idea di farle male. "Rachel e Sally lo sanno?", chiede a bassa voce, e Jules le risponde ancora piú piano.
"No, volevamo che lo sapessi prima tu."
"E poi dove andrete?"
"Penso che ci sposteremo a sud, sulla East Coast."
"Miami?"
"Pensavo piú Palm Beach."
"In Florida, quindi."
"Siamo stanchi entrambi... della California, di L.A., di Portland. Abbiamo bisogno di un posto tiepido, per Tish, e lí un mio amico ha un lavoro per me in una scuola di musica."
"Qualcosa con una busta paga?"
"Qualcosa con una busta paga."

Jules ride, Mare sorride amareggiata. Percorre con la punta dell'indice la linea fragile della mascella di Tish, guardandola a bocca chiusa.

"Marcus dovrebbe arrivare domani in serata."
"Lo incroceró all'aeroporto: riparto in serata anche io."
"Hai da fare a Philadelphia?"
"Ti ha detto cosa le dicono i medici?"

La domanda é cosí improvvisa che per un attimo a Jules gira la testa. Poggia la chitarra e si va a sedere dall'altra parte del divano. Si poggia i piedi di Tish sulle gambe, e sfiora a stento le ali richiuse sulle sue spalle.

"Dovresti chiederlo a lei."
"Tra quanto vi sposate?"

Jules tentenna, sospira. "Il mese prossimo."

Mare sente una voragine aprirsi dentro. Il vuoto industriale, lo smog velenoso, aria di Midwest. Invece di piangere, come vorrebbe, si annoda la gola e gli mormora, quasi senza voce: "puoi suonarmi qualcosa che hai scritto per lei?"

Jules dice okay.

 

You have found me on the other side of a loser's winning streak
Where my thoughts all wander further than they should
Let me sing to you my solitude, let me pay for your next drink
Let me defend these hearts which are so rarely understood

From the right angle, in the right light
I might seem like I could take care of you
For a brief moment, for a few nights
Until the changing world has tumbled back into view

When nothing really matters the world gets harder to resist
And saves you a place at the end of an empty glass
I am here as a reminder, the quick glance off of a cliff
I guess that's why I though you would never ask

From the right angle, in the right light
I might seem like I could take care of you
For a brief moment, for a few nights
Until the changing world has tumbled back into view

At the scene of all I've left unlearned, in the directions to your house
In every swing I took to crack the code
I need a cold beer from a dressing room, I need a string of dates back out
I think there are a few of us that still belong out on the road

From the right angle, in the right light
I might seem like I could take care of you
For a brief moment, for a few nights
Until the changing world has tumbled back into view

Until all you want is all I know how to do
I might seem like I could take care of you